Bello il pavimento rivestito di parquet, vero? Regala a chi vive nella casa un senso di intimità e di calda accoglienza. Rispetto al classico pavimento non è poi da sottovalutare il potere isolante di cui è dotato che consente la possibilità di equilibrare la temperatura interna in qualsiasi stagione dell’anno.

Ma esistono alternative ecologiche al parquet in legno duro? Sicuramente si, ma attenzione, dobbiamo tenere presenti tre fattori fondamentali: la materia prima di cui sono costituiti, il processo di lavorazione e il tempo medio di durata.

Per quanto riguarda il primo punto va precisato che, se la scelta riguarda i legni duri, è opportuno ricercare l’autorizzazione FSC o FSEC, la certificazione cioè della gestione sostenibile della foresta di origine del materiale in oggetto. Nel caso invece di un tipo di materiale senza elementi di derivazione organica (è il secondo punto)  bisognerà assicurarsi sul fatto che abbiano subito il meno possibile trattamenti chimici. Terzo e ultimo punto è il rapporto tra la durata del pavimento e quella della vita dell’albero.

Di seguito sono comunque elencate possibili soluzioni alternative ed ecologiche al parquet tradizionale.

La prima proposta è quella dell’utilizzo di legno rigenerato ovvero un legno riciclato. Sia la resa estetica che quella funzionale è estremamente soddisfacente ma l’handicap è l’esiguità delle fabbriche che prevedono questo tipo di lavorazione.

Con il termine “legno composito” si intende un legno non puro, derivato da una mescolanza di materiali, una sorta di lega. Unico punto a sfavore è una durata lievemente inferiore al parquet classico  dovuta alla maggiore deteriorabilità dei materiali. Questo dato negativo è a fronte però di un vero e completo rispetto dell’ambiente in quanto è evidente il ridotto danno alla natura.

Consideriamo poi l’utilizzo del sughero. A tal proposito va sottolineato il fatto che esistono aree nel mediterraneo dove sono presenti estese foreste curate con metodi  certificati ed ecosostenibili. Il sughero, leggero e maneggevole, presenta il vantaggio di una facile trasportabilità ma, di contro, costituisce un materiale ancora più deteriorabile rispetto a quello precedente.

 Una soluzione alternativa al parquet di legno, poco conosciuta in Europa ma molto diffusa in America, è il bambù. Non si tratta di un albero come si tende erroneamente a credere ma di una pianta. Questo determina una crescita rapida e una completa rigenerazione nell’arco di 5 anni. Va inoltre sottolineato il fatto che si tratta di un materiale estremamente resistente e con un notevole potere contro l’inquinamento atmosferico grazie all’ equilibrio tra ossigeno e anidride carbonica.

Solo per completezza va citato un altro materiale, il simil-parquet. Molto leggero e pratico il simil-parquet presenta l’indubbio vantaggio della semplicità nelle operazioni di montaggio e smontaggio. Tuttavia esso rappresenta un materiale decisamente poco ecologico a causa della larga percentuale di plastica di cui è costituito.

Come abbiamo visto in base alla breve panoramica sopra riportata ci sono varie possibilità per riuscire ad abbellire la nostra casa con fantasiose e simpatiche alternative al parquet. Basta solo un poco di attenzione in più per rispettare la natura. In fin dei conti è in questo ambiente che viviamo!

Alternative ecologiche al parquet