La qualità e le caratteristiche organolettiche dell’acqua erogata da un acquedotto cittadino non sono una costante, soprattutto nelle città di grandi dimensioni o se l’estesione dell’impianto compre territori vasti. E’ a volte sufficiente uno spostamento di pochi chilometri per trovare acque molto diverse; la diversità è ovviamente rappresentata dai valori delle sostanze disciolte e dagli esiti degli esami batteriologici. Le cause di queste diversità possono essere varie; ad esempio l’acqua può provenire da sorgenti e impianti differenti o possono riscontrarsi differenze nelle condizioni dei vari tratti di rete idrica.

Le acque di una stessa città possono quindi presentare differenze notevoli per quanto riguarda la durezza, cioè la quantità di calcare, il sapore o la quantità di metalli pesanti. Queste differenze devono essere prese in considerazione quando si intende utilizzare un depuratore d’acqua; l’azione filtrante e depurante deve essere calibrata in base alle caratteristiche dell’acqua, utilizzare un depuratore generico potrebbe far raggiungere il risultato desiderato.

Sono solitamente i depuratori ad osmosi inversa i sistemi con le maggiori possibilità di regolazione e che permettono all’utilizzatore di scegliere i parametri per ottenere l’acqua “ideale”. Questa tipologia di depuratori può addirittura produrre acqua demineralizzata, ovviamente non destinata al consumo, da impiegare in caldaie, boiler e ferri da stiro.

Non tutte le acque sono uguali