Il nuovo millennio ha portato nelle nostre abitazioni una serie sconfinata di nuovi dispositivi elettronici e gadget per l’intrattenimento multimediale; la tecnologia consumer è alla portata di tutti e i nuovi prodotti hanno un ciclo vitale davvero molto breve. Basta osservare con quale frequenza cambiamo il nostro telefono cellulare, ormai smartphone, le nostre tv, gli elettrodomestici, i lettori dvd o i personal computer. Spesso il “turn over” è ingiustificato, visto che molte volte dismettiamo oggetti ancora funzionanti, ma l’obsolescenza tecnologica viene spesso pilotata da martellanti campagne pubblicitarie per l’uscita di un nuovo modello.

Aumentando il numero di dispositivi a nostra disposizione aumenta, inevitabilmente, la quantità di rifiuti elettronici che produciamo, i cosiddetti RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e che dobbiamo smaltire. Ma in che modo vanno smaltiti correttamente questi rifiuti del nuovo millennio? Diciamo subito che non si tratta di rifiuti da buttare nel sacchetto per i rifiuti indifferenziati, né tantomeno vanno conferiti direttamente ai cassonetti. Sono rifiuti potenzialmente pericolosi e fortemente inquinanti; inoltre sono spesso composti da molti materiali riciclabili “preziosi”, come la plastica, il rame, il ferro e l’alluminio.

E’ impensabile che un cittadino si metta a smontare un frigorifero o un personal computer in casa e riponga i vari materiali nei sacchetti per la differenziata, oltretutto senza le dovute competenze potrebbe essere pericoloso. Fortunatamente le possibilità per smaltire al meglio e in sicurezza, personale e per l’ambiente, i rifiuti RAEE non mancano.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici ingombranti, quali frigoriferi, lavatrici e tv, i Comuni offrono un servizio di ritiro al domicilio, previo appuntamento, o un servizio di raccolta a giorni assegnati in alcune aree della città. E’ opportuno quindi sentire il proprio comune, o visitarne il sito internet, per acquisire i contatti telefonici o informarsi sulle disposizioni e servizi vigenti. Affidare i nostri rifiuti elettronici direttamente al servizio comunale, o privato che sia, è il modo più corretto; bisogna evitare di lasciare per strada o nei pressi dei cassonetti questi materiali, specie se ingombranti, i quali oltre ad inquinare possono essere pericolosi per la viabilità cittadina.

Altro modo per smaltire i rifiuti RAEE è il cosiddetto Uno Contro Uno, introdotto da un Decreto Ministeriale e che regolamenta in maniera chiara e semplice lo smaltimento di questa tipologia di rifiuti; in sostanza l’Uno Contro Uno prevede che quando un cittadino vuole acquistare un nuovo elettrodomestico o apparecchio elettronico, per sostituirlo con uno vecchio o non funzionante, il negoziante è tenuto a farsi carico del ritiro del vecchio prodotto e a occuparsi dello stoccaggio e dello smaltimento dello stesso. Il tutto ovviamente senza nessun aggravio di costi per il cittadino. Inoltre molte catene di elettronica “consumer” propongono periodicamente campagne di “rottamazione” offrendo interessanti sconti sull’acquisto di nuovi prodotti più il ritiro e smaltimento dei vecchi articoli.

Guida allo smaltimento dei rifiuti elettronici