L’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre abitazioni, o da quelli dei nostri luoghi di lavoro, dovrebbe essere frequentemente sottoposta ad analisi chimica e batteriologica; forse è difficile da credere, ma nell’acqua erogata dagli acquedotti cittadini si trovano, o vi sono disciolte, innumerevoli componenti che nel medio-lungo termine potrebbero causare danni all’organismo umano.
Pensare alla grande quantità di cloro e calcare o di alghe e batteri che potrebbe contenere un singolo bicchiere ci fa ovviamente stare alla larga dai nostri rubinetti; è una scelta comprensibile, ma sicuramente antieconomica e scomoda. Fortunatamente le moderne tecnologie nel campo della depurazione dell’acqua possono rasserenarci e farci utilizzare tranquillamente l’acqua fornita dalla rete idrica.
Un sistema avanzato di depurazione acqua, utilizzato anche per impianti domestici, è quello detto a Ultrafiltrazione. Rispetto ai filtri ai carboni attivi, l’Ultrafiltrazione riesce a trattenere particelle ed agenti inquinanti di piccola granulometria. Per rendere meglio il concetto: un Ultrafiltro è composto da una membrana filtrante con pori da 0.01 micron; questo gli permette di sbarrare il passaggio a batteri tanto diffusi quanto nocivi quali l’escherichia coli o gli enterococchi .
L’efficacia di un impianto a Ultrafiltrazione può essere ulteriormente potenziata installando un sistema a lampade UV battericida e pre-filtri a microfiltrazione, incaricati del filtraggio delle particelle più voluminose.