Molto spesso in ogni famiglia arrivano bollette da capogiro, ed il rischio di salasso economico è davvero dietro l’angolo, soprattutto con le forniture classiche di energia elettrica. Una delle soluzioni migliori per poter risparmiare sostanzialmente sulle bollette, e contemporaneamente dare una mano concreta alla salvaguardia dell’ambiente, è passare all’energia fotovoltaica, ovvero installare un impianto a pannelli solari.
Questo tipo di impianto si basa su dei pannelli montati su delle superfici come tetti o terrazzi, orientati in modo da catturare la maggior parte dei raggi solari per la maggior parte della durata delle ore di luce: questo implica che la loro esposizione debba essere preferibilmente verso Sud, con un’inclinazione tale da catturare l’energia fino al tramonto.
Cosa accade, però, se l’energia che serve alla vostra famiglia non è quella che si può catturare giorno per giorno, ma volete conservare l’energia accumulata per i momenti in cui essa è meno disponibile, come le notti e in generale la stagione più fredda? Sarebbe un peccato sprecare l’energia che si produce durante la stagione primaverile e quella estiva, che d’altra parte non potrà mai essere utilizzata tutta sul momento: per questo è importante dotarsi di un kit fotovoltaico con accumulo. Questo kit è composto da varie unità da collegare al vostro personale impianto fotovoltaico: prima di tutto troveremo un alternatore di corrente, che permette di utilizzare soltanto l’energia che il sistema richiama, evitando dunque gli sprechi quando il sistema è in stato di fermo. Di seguito, il kit è dotato di particolari batterie di accumulo collegate all’impianto, in grado di accumulare l’energia e in grado di mantenerla anche per un determinato lasso di tempo. Il vantaggio è che le batterie funzionano esattamente come una batteria stilo per un qualsiasi dispositivo indipendente, ovvero non dipendono dalla rete elettrica e possono quindi alimentare gli elettrodomestici o l’intero impianto di casa anche quando c’è il maltempo o quando l’incidenza dei raggi solari è minore rispetto all’energia di cui si ha bisogno. Questo le rende anche un dispositivo di riserva sicuro in caso di black out dell’impianto, o di momentanei malfunzionamenti, e salva tutti quegli elettrodomestici che non possono rimanere senza alimentazione, come ad esempio il frigorifero. Non è di certo piacevole dover gettare i propri cibi a causa di una mancanza dell’energia elettrica.
Il fotovoltaico è un modo di alimentazione energetica che non solo fa risparmiare, ma è anche annoverato tra le energie verdi che non inquinano l’ambiente. Inoltre è anche un modo per rendersi indipendenti rispetto ai fornitori di energia, ed anzi ci si può trasformare in fornitori in prima persona. Il kit di accumulo del fotovoltaico, infatti, di solito immagazzina più energia di quella che serve ad una singola abitazione o famiglia, e se ne immagazzina troppa anche per eventuali usi futuri si può scegliere di immetterla nel circuito energetico comune, contribuendo alla diminuzione di richiesta di energia non pulita e quindi abbattendo notevolmente l’impatto ambientale generale.
Le batterie sono normalmente al piombo gel, materiale a massimo potenziale di accumulo: queste batterie hanno però una caratteristica fondamentale, ovvero quella di avere una minima dispersione.
Il fattore importante da sottolineare deriva dal fatto che, quando l’impianto elettrico di una casa viene attivato, gestirà l’energia in maniera diversa dal solito. Se è una casa con impianto fotovoltaico la primissima energia consumata sarà quella diretta, ovvero quella prelevata immediatamente dai pannelli solari in quel momento in funzione: questo significa che se gli elettrodomestici o la luce vengono accesi di giorno, l’accumulo energetico nelle batterie non viene toccato. Viceversa, se ci si trova in un momento della giornata, o dell’anno, in cui l’energia diretta è meno disponibile, o non è disponibile affatto, si ricorre alla riserva conservata nelle batterie.
Solo in ultima istanza, in caso di gravi carenze energetiche o di emergenze contingenti, viene richiesta energia dalla classica rete di distribuzione locale.
I vantaggi del fotovoltaico e delle batterie per accumulo sono sicuramente la loro durata nel tempo e la manutenzione relativamente scarsa che essi richiedono: si stima che i pannelli fotovoltaici possano durare anche fino a 25 anni se mantenuti con cura e specificamente revisionati una volta l’anno. Anche le batterie hanno una vita piuttosto lunga, stimata attorno ai 10 anni, ma vanno controllate con più frequenza, poiché i materiali di cui sono composte sono altamente inquinanti (bisogna ricordare che spesso il deterioramento dei materiali interni porta a ciò), soprattutto il piombo.
L’unica componente dell’impianto che necessita più manutenzione e cura è l’alternatore, pezzo molto più delicato e potenzialmente soggetto a maggiori rotture rispetto a quelli sopracitati. Inoltre, spesso è stato creato il falso mito dello smaltimento dei pannelli: il ciclo di vita dei pannelli fotovoltaici è comunque alto e il loro smaltimento, se affidato ad esperti del settore, non porterà nessun tipo di problema. Di sicuro una scelta simile, oltre ad essere ad impatto zero, sostituisce metodi classici di produzione dell’energia che, a conti fatti, può essere dispendiosa. In questo modo, l’autoproduzione di corrente, oltre ad essere una soluzione ambientale davvero ottima, può portare ad un sostanziale risparmio di denaro. Entrambi i fattori possono convincere anche le persone più scettiche: in un mondo sempre più attento alle esigenze di un ambiente martoriato, la scelta di un kit fotovoltaico con accumulo può essere la decisione più saggia da prendere.