Termoregolazione degli edifici

La direttiva 2012/27/UE recepita tramite il decreto legislativo n. 102/2014 stabilisce le misure per il miglioramento e la promozione dell’efficienza energetica, al fine di ottenere un risparmio dei consumi e una drastica riduzione dell’inquinamento. La termoregolazione di un impianto consiste nell’associare una determinata temperatura di mandata della caldaia in funzione delle condizioni climatiche.

Caldaie a condensazione e caldaie tradizionali

Nelle caldaie a condensazione i fumi in uscita vengono trattenuti e raffreddati fino a raggiungere una temperatura di cinquanta gradi. Questi successivamente vengono espulsi sottoforma di condensa. Grazie a questo sistema, le caldaie a condensazione permettono di ottenere un’elevatissima efficienza energetica, una sensibile riduzione dei consumi e, di conseguenza, un significativo abbassamento della dispersione di sostanze inquinanti.

Per quel che concerne le caldaie tradizionali il processo di regolazione della temperatura necessita di centraline di termoregolazione a olio diatermico, macchinari specifici che prima di un corretto avviamento devono essere sottoposti a determinati controlli. L’olio diatermico è un termovettore frequentemente utilizzato poiché dotato di un elevato punto di ebollizione (400° circa) e di un basso punto di congelamento.

Vantaggi e svantaggi della termoregolazione

Se tra i numerosi vantaggi della termoregolazione c’è indubbiamente quello del risparmio energetico e dell’impatto ambientale, va anche detto che – soprattutto per quanto riguarda gli edifici con più unità abitative – l’ostacolo più grande è quello di riuscire a garantire una temperatura di mandata sufficiente a riscaldare in egual misura tutte le singole abitazioni. Basti pensare alle case situate al piano terra.

Va anche detto che, in precedenza, nel caso di condimini con impianto termico centralizzato, la ripartizione delle spese avveniva in relazione ai metri cubi, ma in questo modo non si teneva conto del consumo effettivo. Ciò ha fatto sì che per decenni, a causa di una mancanza della cultura del risparmio energetico dei cittadini italiani, gli sprechi si moltiplicassero.

La direttiva 2012/27/UE ha fortunatamente reso obbligatoria la misurazione individuale del riscaldamento negli edifici. Un buon sistema di termoregolazione deve quindi tenere conto sia del monitoraggio delle condizioni climatiche che della temperatura interna, ed è per questo motivo che, nel caso degli edifici con impianto centralizzato, risulta molto più complicato il calcolo dei consumi energetici delle singole unità.

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